E' estate. Quindi?
Non lo so. Sento che qualcosa in me sta radicalmente cambiando. Io odio i cambiamenti. Mi sono sempre ritenuto uno che per fortuna non cambiava spesso come persona. Io giuro che non lo voglio. Però sento che non ci posso fare niente.
Non voglio farvi le mie paranoie però credo sinceramente che la MIA PASSIONE per tutto ciò che riguarda la musica si stia tramutando in una sorta di DIPENDENZA dalla quale non ne uscirò mai. Che la cosa sia un bene oppure no, non lo so. Me ne accorgo quando la voglia si suonare si trasforma in una necessità. Quando non riesco a provare col mio gruppo mi incazzo o mi faccio mille paranoie... perchè sento il bisogno di farlo , come sento il bisogno di fumare. Cioè = NON POSSO FARNE A MENO.
Più che altro è che quando qualcuno mi parla di musica... io parto e non mi fermo più. Passerei ore a parlare di musica, dei miei miti, dei miei ANTI-EROI, di chi ha fatto, e fà la differenza, o addirittura narrerei la storia di Frusciante.
Non so perchè ma ultimamente ascolto musica che tempo fà non avrei mai ascoltato. Non so per quale stupido motivo ho un cd dei CAMALEONTI.... credo di non averlo mai ascoltato. O se lo ho ascoltato ero fumato o ubriaco. Ho anche un cd di Gino Latilla... quello che cantava "vecchio scarpone".... anche quello non l'ho mai ascoltato.
Trovo nei testi di De Andrè qualcosa che ridipinge perfettamente la realtà dei giorni nostri. E' Poesia. Con questo posso essere convinto di dire: "sono completo". Perchè non è solo musica funk (cosa che io adoro più di ogni altro stile, a eccezione per il punk degli anni 90 che lo metto allo stesso piano.), ma anche musica folk, musica grungee, musica leggera, italiana, soft... si insomma.... tutto ciò che produce suono (tranne tiziano ferro, dari, tokio hotel...)...
Credo che tra poco inizierà a piovere. Ho seriamente ricomnciato a leggere un libro. o meglio IL LIBRO. E' l'autobiografia di Anthony Kiedis, il libro si intitola Scar Tissue (cicatrice). Narra della vita da sbadnato che ha avuto quest'uomo, dalle mille disintossicazioni, ai mille prodotti che solo il suo corpo sà quante quantità sono state introdotte in esse. E' anche un modo per dire: "non fatelo mai ragazzi". Parla di ciò che si prova, dello sballo che provoca la tutto ciò che ha a che fare con la droga, e soprattutto parla di ciò che succede dopo averne prese a quantità industriali. Credo sia un grande atto di umiltà raccontarsi in quel modo. Penso che dopo aver finito di leggere questo libro comprerò un libro sulla vita di Jim Morrison.
Voglio lasciarvi con un testo che spero vi faccia riflettere. C'è chi lo conosce. Chi non ha la più pallida idea di cosa sia. Va interpretato nella giusta situazione che vi era durante la scrittura di quel testo.
Non è mai troppo presto per essere
essere troppo figo,troppo presto
troppo per me,troppo per te
ti stai dando alla libertà in tempo
Cercando di incazzarsi ad ogni occasione
alcuni studiano
e non imparano mai a vivere
interrompi la tua ricerca di maledizione
prima che tu finisca nel carro funebre
Non aver paura di
dimostrare ai tuoi amici
che in fondo in fondo soffriil dolore fa parte della vita
non nasconderlo dietro al tuo falso orgoglio
è una bugia,la tua bugia
Non addormentarti e non dimenticare
ti darò più di quanto puoi ottenere
è così triste quando
non conosci nemmeno
te stesso,vieni da me
se mi vedi esagerare
se mi vedi sballare
dammi una calmata
non sono più grande della vita
Sono stanco di essere intoccabile
non sono al di sopra dell'amore
io sono parte di te e tu sei parte di me
perchè te ne sei andato?
ora è troppo tardi per dirti quello che provo
ti rivoglio indietro ma sono realista
puoi sentire le mie lacrime che cadono
diventando pioggia dove tu giaci
Se trovi quello che cerchi
può diventare una tale noia
prego per te quasi tutti i giorni
il mio amore per te adesso vola via
se mi vedii esagerare
se mi vedi sballare
dammi una calmata
non sono più grande della vita
è così triste
quando non conosci nemmeno te stesso